Concorso "Custodi di parole" 2019

Mercoledì 29 Maggio si è tenuto il concorso "Custodi di parole".

La classe III CSA ha vinto il primo premio per il meticoloso approfondimento interdisciplinare della parola "Fiducia". Un viaggio semantico, storico, filosofico e giuridico risultato di un’ottima collaborazione del gruppo classe.

La parola intelligenza deriva dal latino intus – legere e dunque dal saper “leggere dentro, in profondità”. Un'altra interpretazione etimologica del termine preferisce a intus la preposizione inter = tra. Per cui, intelligenza sarebbe la capacità di leggere... tra le righe, di scoprire relazioni e inter-connessioni tra i vari aspetti della realtà per giungere a una comprensione più ampia e completa di essa. 

Secondo Maryanne Wolf, tra le più importanti studiose degli effetti del “cervello che legge”, la lettura su carta resta una risorsa insostituibile per educare all’intelligenza profonda, all’attenzione e alla comprensione. Mentre le nuove tecnologie, se usate come strumento univoco di accesso alla conoscenza e all’informazione, sembrerebbero invece spingerci sempre più verso una fruizione superficiale della conoscenza. La costante stimolazione di cui sono capaci telefoni e tablet, infatti, attiva continuamente i meccanismi di ricompensa del cervello facendolo saltare “a cavalletta” da un’informazione all’altra senza lasciare il tempo che questa si sedimenti.

È in quest’ottica che L’Ufficio cultura e formazione cooperativa della Federazione Trentina della Cooperazione ha bandito per l’anno scolastico 2018/19 il concorso intitolato “CUSTODI DI PAROLE”. 

Un concorso rivolto a tutte le scuole della Provincia Autonoma di Trento in cui si chiedeva  di “leggere in profondità” il significato e la portata simbolica di alcune parole di particolare importanza.

 Ciascuna classe ha potuto scegliere di diventare “custode” di una di queste parole: 

✓ Solidarietà

 ✓ Uguaglianza

 ✓ Democrazia 

✓ Sostenibilità

 ✓ Libertà

 ✓ Responsabilità 

✓ Fiducia.

 La classe III CSA ha scelto di custodire la parola  Fiducia. 

La  classe ha approfondito la  parola scelta in modo da potersi definire una “equipe di esperti” custode dell’importanza profonda di quella parola. Attraverso questo lungo e approfondito percorso di ricerca gli alunni  hanno imparato a padroneggiare in modo sempre più autonomo quelle competenze che sono trasferibili anche negli altri contesti di apprendimento: la capacità di generare buone domande la cui risposta non è scontata ma che al contempo suggeriscono piste di ricerca e favoriscono la conquista di nuove conoscenze, la curiosità e le voglia di apprendere, di saperne di più, la capacità di meta-riflettere sui propri apprendimenti, la capacità di costruire un significato collettivamente, in modo cooperativo.