Progettata nel 2016 in occasione del 70° anniversario del primo voto delle donne in Italia, la mostra è un progetto a cura di Micol Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi, Novella Volani, che hanno coinvolto l'illustratrice Michela Nanut per realizzare, con il suo stile, ventuno tavole illustrate, ognuna dedicata ad una delle ventuno Madri Costituenti.
La mostra, allestita al piano terra dell’Istituto, è un’occasione per una riflessione collettiva sul tema della rappresentanza di genere nei luoghi decisionali della politica, rievocando l'impegno e il ruolo svolto dalle Madri Costituenti nella stesura della nostra Carta Costituzionale.
Il 2 giugno 1946 l’Italia intera venne chiamata al voto, il primo dopo il ventennio del fascismo e a seguito dell’occupazione nazifascista. Il risultato del Referendum istituzionale, proclamato dalla Corte di Cassazione il 10 giugno 1946, vide vincere i voti a favore della Repubblica.
Così il 25 giugno 1946 si riunì per la prima volta l’Assemblea Costituente e ben ventuno donne entrarono a far parte di quel gruppo di eletti che potevano sedere ufficialmente nei banchi della politica. Pur rappresentando il 3,7 % dell’Assemblea, le donne per la prima volta si sentirono riconosciute e investite di una responsabilità politica quale la scrittura dei principi della Carta Costituzionale.
L’ingresso di queste donne, rappresentanti dei diversi partiti, fece sì che le istanze del mondo femminile, fino ad allora delegate agli uomini, potessero essere portate avanti in prima persona da chi fino a poco prima era senza voce.
Se la nostra Costituzione è un punto di riferimento per i diritti e l'eguaglianza sociale delle donne lo dobbiamo a queste donne che hanno saputo collaborare per un obiettivo comune, al di là delle appartenenze di partito. Il lavoro delle Madri Costituenti, quindi, ha costituito le basi del pieno riconoscimento legislativo della cittadinanza femminile, che poi si è sviluppata e articolata nel corso della storia repubblicana con nuove leggi ma che ancora oggi non è pienamente realizzata, infatti sono ancora necessarie molte energie e un impegno concreto per raggiungere la meta della democrazia paritaria e la piena realizzazione di un'equa rappresentazione politica.
La mostra, quindi, è un'occasione per tutti e tutte per scoprire delle figure straordinarie e purtroppo poco conosciute di donne che, vissute all'insegna di grande libertà di pensiero e di azione, con caparbia e determinazione segnarono la stesura di alcuni articoli fondamentali della nostra Costituzione.